Proposta energetica


comunicato stampa di Terna: “Dati statistici sull’energia elettrica in Italia nel 2008″

QUASI STAZIONARIA LA DOMANDA DI ENERGIA ELETTRICA IN ITALIA: – 0,1% SUL 2007

  • Il gas si conferma al primo posto tra le fonti utilizzate, e sale al 67,2% della produzione
    termoelettrica; in forte calo i prodotti petroliferi (-16,5%), scende anche il carbone (-2%)
  • Aumenta il contributo delle rinnovabili (+21%) per la forte crescita dell’idroelettrico (+26,8%) e
    dell’eolico (+20,3%). Boom del fotovoltaico: +395%
  • La produzione netta nazionale sale del 1,9%; in calo l’import netto (-13,5%),
  • Centrali elettriche: entrati in esercizio oltre 5.000 MW di nuova capacità (+5,4%)
  • Frenano i consumi dell’Industria (-2,8%), in aumento il Terziario (+3,7%) e il Domestico (+1,7).
    In lieve crescita (+0,2%) l’Agricoltura.

I dati dimostrano che l’Italia non ha bisogno di produrre più energia ma di rendere il sistema più efficiente: eliminare gli sprechi, ridurre la domanda di energia e produrre il fabbisogno con fonti rinnovabili

Un esempio per le liste regionali “Movimento cinque stelle” come porsi obiettivi nel settore energetico inserendo considerazioni ragionevoli e di facile comunicazione (programma)

Energia, E.Romagna
L’Emilia Romagna ha un fabbisogno energetico di 18,1 mln di TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) di cui il 55% (gas naturale) e 35% (prodotti petroliferi). Applicando l’uso razionale dell’energia con principi di efficienza e sufficienza ed usando standard di “CasaClima” è possibile ridurre la domanda energetica dell’83% circa nei settori dell’industria, residenziale e terziario. Dopo una diagnosi energetica dei volumi costruiti è ipotizzabile la cancellazione di 12,3 mln di TEP (sprechi) dal fabbisogno attuale della Regione che importa ben il 70% dell’energia (2005). Applicando strategie di “decrescita felice” è possibile produrre 2,1 mln di TEP (fabbisogno reale) con fonti rinnovabili per i tre settori considerati.

Per una ESCO (Energy Service COmpany) il risparmio energetico risulta un profitto e con il “conto energia” può ristrutturare il patrimonio edilizio considerato e favorire una produzione elettrica distribuita.

Conflitto di interessi:
Gli attuali istituti di credito hanno “soci” e “connessioni” con le SpA locali monopoliste e concessionarie. Le stesse SpA inventate da Sindaci e Presidenti che guadagno dai consumi energetici per questa ragione plausibile non faranno mai nulla per ridurre la domanda energetica e rendere il sistema eco-efficiente. Un esempio, tutto italiano e clamoroso, è rappresentato dalle sovvenzioni pubbliche tramite Cip6 ‘92 che invece di sostenere un nuovo mercato dell’energia da fonti rinnovabili, come prevedere la direttiva europea, finanzia anche le fonti “assimilabili” (inceneritori) che inquinano e recano danni alla salute umana.

La soluzione:
Interesse pubblico: solo i cittadini hanno interesse a consumare meno e meglio (efficienza e sufficienza). Creando una ESCO ad azionariato diffuso per godere dei certificati bianchi e verdi, una cooperativa può ristrutturare l’intero patrimonio edilizio esistente ed investire gli utili sul territorio. Si può affidare lo “start up” del progetto del progetto tecnico ad una banca “etica” che finanzi l’iniziativa dei cittadini-produttori-consumatori di energia incentivando la banca con la promessa di spostare i propri capitali.

In questo modo non solo è possibile ridurre la domanda di energia ma si inventa un nuovo mercato, nuova occupazione e si rivaluta l’intero patrimonio edilizio mettendolo anche in sicurezza, valutando caso per caso. Nascerà una produzione elettrica distribuita che poter notevoli profitti ai cittadini stessi.

Soluzioni finanziarie creative:
I surplus di scambi energetici (produzione elettrica distribuita) possono essere visti anche come “moneta” (SCEC) ed usati a sostegno di una filiera corta.

dizionario:
Le Energy Service Company (anche dette ESCO) sono società che effettuano interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica, assumendo su di se il rischio dell’iniziativa e liberando il cliente finale da ogni onere organizzativo e di investimento.

Conto energia: è il nome comune assunto dal programma europeo di incentivazione in conto esercizio della produzione di elettricità da fonte solare mediante impianti fotovoltaici permanentemente connessi alla rete elettrica.

CasaClima: (in tedesco KlimaHaus) è un metodo di certificazione energetica degli edifici. Si avvale di calcolo convenzionale codificato.

decrescita felice: parte dal presupposto che la correlazione tra crescita economica e benessere non sia necessariamente positiva, ma che esistano situazioni frequenti in cui ad un aumento del Prodotto interno lordo (PIL) si riscontra una diminuzione della qualità della vita.

Certificati bianchi, o più propriamente Titoli di Efficienza Energetica (TEE), rappresentano un incentivo atto a ridurre il consumo energetico in relazione al bene distribuito. Viene riconosciuto un risparmio di energia pari ad 1 tep secondo le seguenti equivalenze:

  • 1 tep = 11628 kWh per quanto riguarda i combustibili (1 tep = 41,860 GJ )[3];
  • 1 tep = 5347,59 kWh per i consumi elettrici (1 kWh = 0,187×10-3 tep[1].

Questa differenza è dovuta al fatto che per produrre uguali quantità di energia termica ed elettrica sono necessari apporti di energia primaria diversi; in particolare questi sono maggiori nel secondo caso, a causa del rendimento di produzione del parco elettrico italiano. Per questo ad un mancato consumo elettrico è riconosciuto un maggiore risparmio in termini di tep a confronto di un analogo mancato consumo termico.

Certificato verde è una forma di incentivazione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Si tratta in pratica di titoli negoziabili, il cui utilizzo è diffuso in molti stati come ad esempio nei Paesi Bassi, Svezia, UK e alcuni stati USA. Si tratta di certificati che corrispondono ad una certa quantità di emissioni di CO2: se un impianto produce energia emettendo meno CO2 di quanto avrebbe fatto un impianto alimentato con fonti fossili (petrolio, gas naturale, carbone ecc.) perché “da fonti rinnovabili”, il gestore ottiene dei certificati verdi che può rivendere (a prezzi di mercato) a industrie o attività che sono obbligate a produrre una quota di energia mediante fonti rinnovabili ma non lo fanno autonomamente.

I processi di trasformazione dell’energia sono responsabili dei livelli di inquinamento e recano seri danni biologici. Oggi la maggior parte dei processi in uso prevede l’obsoleta e l’inefficiente combustione che rilascia nell’ambiente (aria, acqua, suolo) anche micro e nano-particelle ultra fini (PM 1 a 0,1). La letteratura medica sa bene che le dimensioni di particelle organiche e soprattutto inorganiche (non biocompatibili) sono molto più nocive delle polveri grossolane (PM10).

Un satellite controllato dall’ESA consente a tutti di potere leggere un livello di inquinamento e dove esso si concentra.

Esistono numerose tecnologie per trasformare l’energia ed usarla per il proprio fabbisogno senza inquinare. La maggior parte di esse sono osteggiate o tenute nascoste agli italiani eppure, sono in libero commercio in altri Paesi ed addirittura sovvenzionate dagli Stati adeguatamente col fine di diminuire la dipendenza energetica dalle fonti fossili sempre meno disponibili.

Giappone e Germania sono due Stati che più hanno creduto nelle tecnologie solari (solare termico, fotovoltaico). Il Giappone e la Cina hanno investito molto nei motori magnetici ispirati dai brevetti di Nikola Tesla ed oggi hanno in uso il treno a levitazione magnetica. Alcune SpA stanno sviluppando in segreto la fusione nucleare fredda (zero scorie) dimostrata e verificata anche in Italia (rapporto 41).

ONNE ha promosso una conferenza “Eppur si fonde” ospitando numerosi ricercatori nel campo della ricerca sulla “fusione fredda”. Emilio Del Giudice, Roberto Germano, Domenico Cirillo, Franco Cappiello

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