blog di Peppe Carpentieri


Piccola nota biografica: mi chiamo Giuseppe (Peppe) Carpentieri

Titoli di studio: diploma maturità scientifica (Salerno), laurea triennale in scienze dell’architettura e dell’ingegneria edile (Uni Parma), laurea magistrale in architettura con tesi “Rigenerazione a Salerno. La rigenerazione urbana attraverso la bioeconomia” (Uni Parma, presso il DIA); e qualifica professionale in competenze in energy manager (Cons. Formafuturo Parma).

Esperienze professionali: dal 1997 ho avuto l’opportunità di svolgere una lunga gavetta come disegnatore presso lo studio tecnico di architettura sito a Salerno, coordinato da mio padre, architetto. Le commesse dello studio riguardavano temi dell’architettura civile e dell’urbanistica, dalla progettazione di civili abitazioni all’arredo urbano. In questo ambito ho potuto sperimentare la verifica dei criteri e delle logiche della progettazione, così come gli aspetti costruttivi dei processi di produzione dei manufatti edilizi nonché della loro fattibilità tecnica ed economica. Il mio orientamento culturale professionale è volto ai processi di rigenerazione urbana, interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente e design d’interni. Sono architetto iscritto all’albo presso l’Ordine degli Architetti P.P.C. della provincia di Salerno.

Abilità: Dal dicembre 2005 ho iniziato a usare il web 2.0, aprendo il  mio diario on-line, un blog, prima su blogs.it e poi su wordpress.com. Come si dice in gergo sono un “blogger” che condivide le proprie opinioni. I temi preferiti riguardano la rigenerazione urbana bioeconomica e la cosiddetta agenda urbana e la politica.

Insieme ad amici ed associazioni ho costruito e promosso eventi – ‘u viecchiu, 2011 – per divulgare conoscenze e sensibilizzare i cittadini: rifiuti zero a Salerno, assemblea di zona 2008.

Nel 2010 ho condiviso il testo “Qualcosa” che non vain creative commons, e può essere letto o scaricato da scribd, Issuu o Calameo. In “Qualcosa” che non va esprimo il punto di vista del cittadino normale, umile tentativo per descrivere ciò che percepisco sui temi economici, politici, monetari, tecnologici, psicologici. Attraverso il testo propongo un cambio di paradigma culturale che passi in un periodo denominato decrescita felice e approdare successivamente ad un’epoca di prosperità.

A gennaio del 2014 pubblico Dalla resilienza alla rigenerazione, in creative commons, piccolo testo che ambisce a promuovere occupazione utile attraverso la rigenerazione delle città, il testo è leggibile e scaricabile da scribd e Issuu.

A gennaio del 2015 pubblico Appunti di storia dell’urbanistica salernitana degli anni ’70. L’evoluzione negata, in creative commons, appunti di un periodo urbanistico completamente sconosciuto, mai raccontato ai propri cittadini. Periodo emerso dalla lettura degli atti amministrativi degli anni ’70, comportamenti, scelte e fatti indiscutibili che mostrano come e perché una determinata forma della città sia giunta alle soglie del nuovo millennio. Scaricabile e leggibile su Issuu.

Ho ideato corsi e laboratori sulla decrescita felice e la politica con l’impiego di open space technology e le presentazioni possono essere scaricate da slideshare. Dal 2014-15 sperimento percorsi creativi auto gestiti e partecipativi sul tema della rigenerazione urbana attraverso la bioeconomia. Da maggio a novembre 2014, col circolo MDF Salerno, ho sperimentato un percorso di pianificazione partecipata usando anche il metodo ideato dall’urbanista Kevin Lynch.

Volontariato: Con alcuni amici nel 2000 ho ideato un’associazione sportiva culturale “Matierno Etrusca” per “promuovere” gratuitamente l’area archeologica etrusco-sannitica di Fratte (SA), l’ass. ha avuto l’opportunità di essere promossa anche su Rainternational.

Socio MDF dal 22 giugno 2008, in occasione dell’incontro di Gambettola (Cesena). Socio fondatore del circolo del Movimento per la Decrescita Felice (MDF) di Parma. Grazie al circolo MDF ho potuto sperimentare l’agricoltura sinergica e fare un’esperienza di offerta formativa “pane col lievito madre” presso un istituto comprensivo di scuole primarie. Sono stato consigliere nazionale di MDF, ed oggi per MDF nazionale sono membro del gruppo tematico Decrescita, Territorio e insediamenti umani, con la proposta “urbanistica e bioeconomia”. Dal 2015 sono socio del circolo MDF Salerno.

Dal 2005 insieme a tanti altri cittadini ho svolto volontario politico nel M5S sostenendo diverse istanze: i V-Day, nel 2006 le firme contro l’inceneritore di Parma (bioeconomia dei rifiuti), la democrazia diretta nel M5S e molti altri temi. Per i “meetup del MoVimento” ho partecipato a raduni nazionali, e sono stato GO (Group Organizer) di Parma e di Salerno nei rispettivi forum, ho aperto il meetup sostenibilità e decrescita, e moderato il gruppo 280 che ha dato i natali a numerosi progetti e programmi politici come ad esempio: incontri e raduni auto gestiti che hanno prodotto idee, programmi e obiettivi politici, le liste civiche in democrazia diretta e la prima lista civica M5S.

Mi sono occupato di “vera class action” partecipando alla costruzione di un coordinamento di associazioni gestito da Domenico Bacci del SITI e da Lorenzo Carmassi, e nel 2008, fui presente all’audizione in Senato coordinata da Franca Rame.

Nel 2011 ho aiutato a  “coordinare” anche il gruppo M5S di Salerno.

Sono stato socio fondatore e Presidente dell’Associazione ParmainMoVimento (2010 – marzo 2013) ed ho dato il mio umile contributo a vincere le elezioni amministrative di Parma (maggio 2012) scrivendo parte del programma elettorale (urbanistica ed energia, e democrazia diretta e partecipativa), e conducendo a Parma personaggi come Pallante, NapoleoniPaoletti e Salviato ed altri consulenti rimasti inascoltati, Nizza (a capo di un gruppo di revisori) per ristrutturare il debito del Comune di Parma  e Bellavia, esperto di riciclaggio, per Stt la holding cittadina. Disatteso e tradito il mandato elettorale dei cittadini, da parte della Giunta e della maggioranza, con un’evidente deriva neoliberista e “renziana”, all’inizio del 2014 lascio l’Associazione. Successivamente rimuovo la mia iscrizione dal portale M5S.

Novembre 2014 ho sostenuto il gruppo fb denominato Amici di Podemos al fine di costruire un’alternativa politica anche in Italia offrendo al gruppo una chiara visione ispirata alla bioeconomia. Il 18 ottobre 2015, a Parma, facilito il primo Open Space Techology per il gruppo Amici di Podemos.

Dal 2016 ho seguito con interesse DiEM25 per condividere politiche bioeconomiche e dare un piccolo contributo culturale al movimento. A gennaio 2018 ricevo l’incarico di stimolare un percorso di auto formazione politica per il DSC Salerno. In tal senso, rinasce l’auspicio di costruire percorsi civici per favorire la partecipazione politica attiva dei cittadini.

A dicembre 2019 creo e coordino un laboratorio politico denominato “Salerno Partecipa” al fine di condividere esperienze e stimolare nuovi percorsi e processi partecipativi creativi nella mia città natale.

“Datemi la bacchetta magica, voglio donare i miei occhi a tutti quelli che conosco per condividere loro quello che vedo: un paese ricco di opportunità, di bellezza. Mi spiace per quelli che si credono ricchi, perché finirà la loro illusione. Che goduria per quelli che credono di essere poveri perché finirà il loro incubo.”

televisioneQuesto spazio in rete è la raccolta delle mie riflessioni, il mio diario condiviso, le opinioni su temi che riguardano anche la vita di tutti. Cerco di avere un atteggiamento olistico e pragmatico col fine di migliorarmi. Viviamo in un mondo non equo, questo lo percepiamo in tanti ma bisogna reagire. Il paradigma religioso della crescita per la crescita imposto da banchieri e politici è alla fine. Il pianeta è inquinato, avvelenato per la logica del solo profitto mettendo a rischio la sopravvivenza dell’intera umanità. La natura troverà comunque un suo equilibrio, è la specie umana ad essere in pericolo.

orwell 1984Le corporations SpA e le banche, turbocapitalismo, assenza di vera democrazia, assenza di etica nelle regole scritte, tutto ciò causa ingiustizia sociale ed usurpazione dei principi costituzionali. Mentre la maggioranza dei cittadini ignari, inconsapevoli, cinici e nichilisti sostengono indirettamente il pensiero dominante ed il controllo del potere invisibile, lo stesso potere che manipola e controlla il sistema.

L’educazione civica può essere una strada che faccia risvegliare le coscienze addormentate davanti alla televisione.

“Un uomo che non si interessa dello Stato non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benché soltanto pochi siano in grado di dar vita a una politica, noi siamo tutti in grado di giudicarla”. (Pericle: tratto dal discorso sulla democrazia)

Noi umani possiamo cambiare ogni cosa, “facciamo rete” e creiamo modelli virtuosi sostenibili opposti all’immorale e obsoleto pensiero dominante, molti lo stanno già facendo. Condividiamo le migliori pratiche e le esperienze, poi sarà la nostra coscienza a scegliere il meglio, liberi dell’egoismo e dal cinismo.

Dobbiamo cambiare noi stessi per cambiare il mondo, nello specifico dobbiamo cambiare pensiero e gli schemi mentali obsoleti indotti da un sistema scolastico che mira, prima di tutto, a distruggere la creatività umana e l’autostima, poi bisogna rifiutare, dal mondo accademico universitario, di esser addomesticati in “mestieri” socialmente inutili se non ad alimentare il nichilismo che ha distrutto l’umanità.

Introduzione: Le persone percepiscono che c’è qualcosa che non va, lo sentono e lo vedono nel quotidiano, sentono che i politici sono dei bugiardi, ma difficilmente si spingono verso la ricerca di una verità. Le persone sono continuamente minacciate e ricattate sul lavoro, non si fidano di nessuno e cresce l’apatia politica. Paure ed insicurezza vengono indotte sin dai tempi scolastici attraverso una diseducazione decisa dai Governi ed, i docenti si limitano ad applicare i programmi calati dall’alto. «Nella realtà, i nostri diritti di apprendere sono già circoscritti», afferma il premio nobel Robert B. Laughlin[1].

Michel Foucault: «Sappiamo bene che l’università e in generale tutto il sistema scolastico, in apparenza fatto per distribuire il sapere, è fatto per mantenere al potere un certa classe sociale e per escludere dagli strumenti del potere tutte le altri classi.»[2]

[…]

Il sistema di governo politico feudale ha una forma piramidale ed al suo vertice vi è un capo barbaro circondato da fedeli. I vassalli del signore portavano in dono i benefici del feudo, il vassallaggio è un rapporto di tipo personale. Il Parlamento italiano ha attuato una “riforma” amministrativa negli anni ’90 che ha introdotto l’uso del diritto privato in ambito pubblico ed applica pedissequamente tale sistema feudale. Presidenti e Sindaci sono il signore e le nomine discrezionali nelle SpA gestrici, tramite concessione, dei beni demaniali sono i vassalli, siamo tornati nel X secolo.

Dunque se il potere è un’idea che ha sedotto le maggioranze tramite il nichilismo, oggi bisogna svegliare le coscienze addormentate cambiando paradigma culturale e mostrando la reale natura umana fatta di cooperazione, relazione, creatività, reciprocità, passioni, amore e saper fare.

Stiamo vivendo la fine di un’epoca e l’inizio di una nuova. E’ finita la rivoluzione industriale figlia della termodinamica mentre la finanza ha accelerato il processo di distruzione degli ecosistemi a danni dell’umanità intera. La rete di internet, accesso gratuito alle conoscenze, sta ribaltando la piramide di potere perché le comunità diventano consapevoli circa gli inganni dello status quo, grazie a nuove forme di condivisione delle esperienze e di partecipazione politica.

La bioeconomia e le nuove tecnologie legate a trasformazioni energetiche non inquinanti rendono le comunità autonome. La riscoperta della democrazia diretta aiuta i popoli a prendere decisioni migliori delle finte democrazie rappresentative, poiché gli eletti spesso sono solo burattini di lobbies avide e senza scrupoli.

Oggi, abbiamo gli strumenti per riconoscere questi errori e per progredire verso una reale crescita passando per una fase storica chiamata “decrescita felice”, sviluppando la resilienza necessaria e approdare ad una società della “prosperanza”.[3]


[1] ROBERT B. LAUGHLIN, crimini della ragione, Bruno Mondatori, 2009

[2] estratto dal video condiviso in youtube: Foucault – Chomsky: PARTE I – Potere e Società Futura (ita)

http://www.youtube.com/watch?v=8dgtXCTmAoI

[3] https://peppecarpentieri.wordpress.com/2011/10/19/decrescita-e-architettura/

7 pensieri riguardo “blog di Peppe Carpentieri”

  1. Complimenti vivi Peppe, ho già immagazzinato l’rss del tuo blog! 😉
    Sono di Salerno ma studio a Roma. Continua così 😉

    Byebye

    Mattia

  2. Salve,
    Seguo giornalmente il tuo sito che ormai è diventato per me un punto di riferimento nel web, di recente mi occupo della gestione e redazione di un blog a carattere informativo, e mi piacerebbe uno scambio di visibilità con il tuo sito. Ho già provveduto di mia spontanea volontà ad inserire un link in homepage di rimando al vostro, spero che accoglierai la mia richiesta e possa vedere il mio blog pubblicizzato nella tua directory link.

    le informazioni sul blog sono:

    Nome: Oltre la coltre;
    Indirizzo: http://oltrelacoltre.wordpress.com
    Categoria: Informazione
    Cordiali saluti
    Italo

  3. Grazie Valentina, speriamo di cambiare questa società partendo da noi stessi e mi pare che ultimamente ci stiamo provando.

  4. leggo con attenzione tutte le tue email e condivido naturalmente ogni contenuto, sono anche promotore sul territorio del frignano modenese di un progetto di AUTONOMIA FINANZIARIA (FAZ) da una idea di Domenico De Simone, costruire delle comunità con una propria moneta complementare, penso solo così è realizzabile tutto il nuovo paradigma che stai descrivendo, come ben sai con questa politica , questa Europa e questo Euro si rischia la guerra civile, io da tutto questo me ne sono andato da tempo e credo che solo questa autonomia finanziaria possa col tempo anche cambiare la politica non viceversa, vorrei un tuo sapiente parere in merito . grazie
    Ermanno Ricci

  5. Ciao Peppe, sono rimasto profondamente colpito da ciò che hai scritto in “Breve storia del consumo di suolo a Salerno” in quanto sono un laureando presso Scienze dell’Architettura di Napoli e come tesi sto affrontando un problema che noi giovani salernitani viviamo e che tu citi nel tuo testo: mancanza di servizi essenziali. La mia tesi sarà un progetto che possa ospitare nella zona dell’ex Pastificio Antonio Amato un centro culturale polifunzionale con una grande area verde, zone dove poter skatare, campi di basket ecc. (pura utopia). Incredibile come zone tattiche della città siano tutte destinate a residenze private di lusso e il comune non faccia niente ($$$). Ci sarebbe molto da parlare ma non posso scrivere un monologo. D’altronde, “Salerno è una città per vecchi” e questo lo conferma che l’età media sia di 47 anni. Questo fa molta rabbia.

    1. Ciao Sergio, grazie per le tue considerazioni; si Salerno ha scelto di perseguire il vecchio ed obsoleto paradigma culturale dominante: la teologia capitalista della mercificazione di tutto mortificando la disciplina urbanistica (assente) e trascurando l’architettura

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