La prevenzione

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In tutte le accademie di ingegneria civile e di architettura, durante il periodo di studi, vi sono corsi formativi dedicati allo studio delle strutture e alla prevenzione del rischio sismico. Un “indicatore sentinella” dell’azione umana e del livello di civiltà della società è la cura del proprio patrimonio costruito, sia per la riduzione del rischio sismico e idrogeologico, e sia per la tutela della propria identità, poiché l’architettura è espressione della cultura e dell’identità di un popolo.

Il fatto che la classe dirigente occidentale e buona parte della cittadinanza, forgiati nella religione capitalista, ignorino la necessità di ascoltare la scienza, cioè l’ingegneria e l’architettura, attraverso la programmazione economica circa la cura del patrimonio edilizio esistente arrivato a fine ciclo vita, restituisce alle persone coscienziose il livello d’inciviltà della società moderna. Una società “esperta” di smartphone, di calcio e auto nuove, ma cinicamente ignorante su temi seri e fondamentali come le leggi del pianeta terra: fisica, chimica e biologia.

Per avviare seri programmi di prevenzione circa il rischio sismico e idrogeologico è necessario uscire dall’immorale paradigma capitalista per approdare sul piano bioeconomico, sia ripristinando la sovranità monetaria e sia riformando le istituzioni bancarie, e le regole monetarie relative alla creazione stessa di moneta, per uscire dall’economia del debito. I soldi non sono ricchezza ma strumento. Gli Stati devono liberarsi dalle pressioni delle imprese private, devono riprendersi il ruolo di decisori politici mentre i cittadini dovranno attivarsi occupandosi di partecipare al processo decisionale della politica. In tutto ciò è necessario liberare l’azione politica dall’influenza della finanza globale che ha usurpato le risorse del pianeta uccidendo la democrazia.

Ripristinando il primato della politica sulla finanza e sul controllo delle risorse, sarà possibile consentire ai tecnici di poter intervenire mettendo in sicurezza il territorio. Solo in questo modo, conoscenze e competenze potranno servire la specie umana, messa in pericolo dalla religione capitalista che ha psico programmato la stupidità e il cinismo di cittadini e classi dirigenti responsabili dei disastrati che assistiamo.

Aggiustare le città non è un’opinione ma una necessità per la nostra sopravvivenza, è bene che siano i cittadini stessi ad attivarsi poiché la natura, i cambiamenti climatici e l’usura del tempo degli ambienti costruiti non aspettano i capricci dei cretini al potere che noi stessi abbiamo sistemato.

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