Un Paese civile? Dove?


In questi giorni un Governo piegato agli interessi degli industriali e delle banche millanta l’introduzione della class action in Italia. Nell’era dei conclamati diritti dei cittadini, il Ministro della Funzione Pubblica ha fatto approvare ieri in Consiglio dei Ministri un disegno di legge che consentirà agli Italiani di promuovere una class action contro la Pubblica Amministrazione e i concessionari di pubblico servizio. Con gli articoli proposti da Brunetta i cittadini danneggiati potranno consorziarsi e promuovere un’azione collettiva verso la P.A. o i concessionari, ma non avranno diritto ad alcun risarcimento.

Ragioniamo per assurdo, esiste un popolo consapevole che sceglie democraticamente i propri dipendenti per far introdurre la vera class action all’americana, cosa accadrebbe?

Immaginiamo questo scenario da Paese civile:

A Taranto, gruppi di cittadini fanno quantificare i danni biologici subiti e chiedono 350 milioni di euro, il giudice acconsente. ilva_tarantoIl Comune di Taranto chiede 780 milioni di euro per i danni ambientali. L’azienda fallisce. Gli Enti Territoriali con i soldi bonificano e convertano l’area da industriale a servizi pubblici, nel processo partecipano gli ex dipendenti e recuperano un lavoro virtuoso e valori umani. La qualità della vita torna ad essere normale.

A Priolo (Sicilia)incendio_priolo, a Salerno, a Porto Marghera accade la stessa cosa, immense aree inquinate vengono bonificate e recuperate.

Un gruppo di cittadini scopre che le aziende telefoniche truffano i clienti attraverso algoritmi matematici, le aziende quotate in borsa vedono la loro immagine calare, pagano ingenti risarcimenti e smettono di truffare per non perdere altri clienti.

Gli Enti Territoriali muovono causa collettiva contro le banche che hanno venduto contratti derivati, vincono, pareggiano i bilanci ed usano i soldi per servizi pubblici e progettazioni ecologiche The-Town-Square-Illustration-Homepage. Le banche rinunciano a truffare gli Enti pubblici.

I cittadini di Napoli muovono causa contro il Comune per l’impropria TARSU.

In Campania, i cittadini del triangolo della morte chiedono alle ditte private 2,8 miliardi di euro per i danni biologici causati dallo sversamento di rifiuti tossici. I comuni chiedono alle stesse altri 1,4 Triangolo_della_morte_Acerra-Nola-Mariglianomiliardi per la bonifica dei suoli. L’area a Nord della Campania dopo 15 anni torna ad essere più verde e più sicura.

In questo scenario del tutto virtuoso accade una cosa molto semplice. Da oggi in poi, le società di profitto sanno che se truffano, rubano, uccidono i cittadini hanno uno strumento efficace per incidere sui loro proventi prodotti illecitamente. Si chiama class action ma non è il provvedimento approvato in Italia. Per avere tale strumento ci vuole un soggetto politico nuovo controllato dai cittadini sovrani attraverso strumenti di democrazia diretta e partecipativa e, con l’uso elezioni di primarie vere, non quelle del PDmenoL.

Pericle (discorso sulla democrazia): […] Un uomo che non si interessa dello Stato non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benché soltanto pochi siano in grado di dar vita a una politica, noi siamo tutti in grado di giudicarla.

La class action si svolge principalmente in sede extra giudiziaria, non si addiviene subito ad una causa in Tribunale col vantaggio di non pesare economicamente sullo Stato e di snellire il lavoro di giudici e cancellieri. La vera class action è gratis, perché gli avvocati investono i propri soldi nelle indagini e nella ricerca delle prove. In un vera class action le aziende che sanno di aver commesso un illecito o un reato accettano subito di pagare il risarcimento chiesto dalla classe per evitare di pagare il doppio in sede di Tribunale.

Link utili di cittadini che chiedono l’introduzione di una class action efficace, all’americana:

2 pensieri riguardo “Un Paese civile? Dove?”

Lascia un commento