Il potere della “dittatura dolce” è nel controllo della moneta. Il potere del popolo è nella coscienza.


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In un sistema socio-politico che misura la ricchezza con la moneta ed il Prodotto Interno Lordo (PIL) chi detiene la proprietà ed il controllo di emissione della moneta possiede tutto. All’interno della religione capitalista lo strumento monetario occupa un ruolo determinante e la teoria dominante, cioè il dogma (di destra, cioè liberale e liberista), è quella che ritiene la creazione della moneta debba essere delegata a soggetti privati, cioè enti terzi rispetto allo Stato. Oggi la moneta è di fatto controllata da soggetti privati violando palesemente la Costituzione (la sovranità appartiene al popolo) ed usurpando i diritti fondamentali dei popoli: vita, libertà e democrazia. La moneta è uno strumento di misura ma per la religione capitalista è considerata fonte di ricchezza del capitale stesso, sulla base di questa manipolazione mentale e culturale, la società capitalista crea enormi danni sociali e ambientali.

L’appropriazione della sovranità monetaria a vantaggio dei soggetti privati consente a questi di garantirsi profitti senza lavorare, perché gli Stati pagano interessi al sistema bancario e finanziario. Come si forma il debito pubblico? euroschiavi-2007Il debito è una convenzione, ed è un tema giuridico, prima di tutto, e poi economico poiché la Repubblica scambia Titoli di Stato con la moneta. Se il debito è acquistato dallo stesso Stato, non c’è necessità di ripagarlo mentre quello acquistato da soggetti privati può mettere in crisi il sistema economico di una Nazione, poiché di fatto le economie locali e i popoli sono sotto ricatto dei famigerati mercati. Lo Stato raccoglie moneta dalla tassazione ma se questa non è sufficiente a coprire le spese, allora emette Titoli che scambia/vende con moneta a debito nelle borse telematiche. Esiste questo meccanismo, una mera convenzione, poiché il valore della moneta è la fiducia, e non più il controvalore dell’oro (fine gold standard 1971). Il Governo italiano, inoltre, non controlla più la propria Banca Centrale italiana poiché la maggioranza del pacchetto azionario è di proprietà di SpA private (si veda l’articolo sulla proprietà della Banca d’Italia); si tratta di un enorme conflitto di interessi poiché controllori e controllati sono gli stessi soggetti. All’interno dell’euro zona è la Banca Centrale Europea a controllare l’emissione monetaria e l’inflazione per conservarla al di sotto del 2%. Fino al 1971 le banconote stampate erano coperte dalle cosiddette “riserve auree” (fine del Gold Standard), quantità di oro che gli Stati depositavano a garanzie del loro debito. Dopo la conferenza di Bretton Woods, questa riserva è richiesta  solo per i Dollari statunitensi, tutte le altre monete sono “scoperte”. Da quel momento in poi lo Stato chiede denaro in prestito alla banca in cambio di titoli di Stato, cioè altro denaro! Così pur volendo non potrà mai pagare il suo debito. Normalmente si pensa che la banca guadagni la differenza tra i titoli presi in garanzia e il denaro dato allo Stato. In realtà, le Banche Centrali vendono allo Stato fogli stampati al loro valore nominale: se lo Stato compra 100 Euro, non paga i pochi centesimi necessari per stamparli più un margine per la banca ma li paga 100 Euro più il tasso di sconto. o-banca-o-vitaQuesto è il reale guadagno delle Banche Centrali: la differenza tra il costo di produzione di una banconota, pochi centesimi, e il prezzo che si fanno pagare, nel nostro esempio 105 Euro. Questo guadagno si chiama signoraggio primario. (Fonte: Manuel Zanarini, Signoraggio primario)

Ecco alcune ‘prove’ e testimonianze di quanto il potere di emettere moneta condizioni la vita ed i diritti umani ed ovviamente le scelte politiche dei rappresentanti eletti. Quando un Presidente o un Sindaco viene eletto deve subito “fare i conti” con la disponibilità di soldi utili al bene comune. Una serie di scelte politiche nel corso degli ultimi anni hanno violato i nostri diritti e ”regalato” la sovranità monetaria alla Banca Centrale Europea (BCE), società fuori dal controllo democratico dei popoli, aiutando poche corporations SpA amiche degli amici banchieri. I commenti che seguono dimostrano, a chi ancora non l’avesse capito, quanto, chi controlli la moneta come la BCE, incida nella nostra società.

“Le ragioni della frenata del mercato immobiliare – ha commentato Bellicini – sono note e condivise: naturale esaurimento del ciclo espansivo della domanda dopo 10 anni di crescita, eccessivo aumento dei prezzi nella fase finale del ciclo, rilevanti incremento dei tassi di interessi dei mutui, restringimento della liquidità da parte del settore bancario. Oggi la domanda si è ridotta e la capacità di accesso alle abitazioni ai prezzi raggiunti è molto meno facile che in passato”. (Fonte: Rosetta Angelici Chiara Maranzana, il grande sonno, in Costruire N. 307, dicembre 2008, pag. 21)

Negli ultimi anni la spesa per investimenti in opere pubbliche è in costante diminuzione. Mentre nel resto d’Europa a un incremento di finanziamenti per l’ammodernamento delle infrastrutture, il nostro Paese presenta un rallentamento della spesa dovuto a varie cause. In primo luogo, una evidente e generalizzata carenza di risorse, seguita dalla necessita di rispettare il vincolo del tetto di spesa del 2% fissato dal patto di stabilità e, soprattutto, della cronica mancanza di adeguati strumenti di intervento. (Fonte: Federico Della Puppa, nel secolo degli Urban, in Costruire N. 307, dicembre 2008, pag. 25)

E’ del tutto ridicolo i popoli umani, con tutte le loro potenzialità, si facciano comandare da un’oligarchia di persone fuori dal circo democratico rappresentativo. E’ del tutto ridicolo ed immaturo l’uso dell’economia, della moneta e della finanza come regole vincolanti per le scelte vitali di una società umana o comunque naturale. In sostanza i commenti ci dicono che l’uomo non può soddisfare il bisogno naturale di avere un riparo (casa) adeguato ai tempi, ed adeguato alle moderne tecnologie (uso razionale dell’energia solare, vento…) perché c’è un patto di stabilità o una carenza di moneta, ed è tutto riconducibile alla BCE. Ma questo è un mondo irrazionale.

Il diritto alla casa, come gli altri diritti, è subordinato a scelte politiche errate figlie dell’usurpazione monetaria ed una cattiva cultura dello sviluppo legata alla crescita solo per la crescita. la scomessa della decrescitaQueste evidenti degenerazioni sono il frutto di una diseducazione e di una formazione scolastica prevalentemente competitiva non attenta ai valori costituzionali ed alle leggi della natura. Purtroppo oggi, nell’immaginario collettivo ‘fare i soldi’ è più importante di come farli e, soprattutto, averne è più importante degli affetti e della cultura personale, potremmo dire in definitiva, con immensa desolazione, che per molti: avere è più importante di essere. Queste riflessioni sono al centro dibattito culturale internazionale da tanti decenni e non solo. Paolo Soleri, architetto italiano emigrato negli USA, ha posto il problema etico dell’essere come priorità delle sue scelte architettoniche ed intuì che una visione materialistica della vita potesse prevalere su quella spirituale (non religiosa) e sostenibile. Soleri è stato un precursore dei temi ecologici in architettura ed il fatto che non abbia trovato spazio in Italia per sostenere i suoi pensieri la dice lunga sulla sensibilità ecologica italiana. Auspichiamo che la sua visione della vita possa diffondersi e prevalere e, ribaltare il pensiero dominante odierno.

Un rappresentante eletto onesto, come potrebbe aiutare il popolo se la regole scritte lo vietano palesemente? L’assenza di valori umani, l’assenza di etica e di morale nelle leggi scritte è incompatibile con la vita. E’ necessario che il sovrano, e cioè il popolo raccolte le informazioni corrette per cambiare gli attuali rappresentanti eletti e, agisca per cambiare le regole odierne per ripristinare condizioni politiche di vera democrazia. cover_jak_bank2Il ripristino della proprietà popolare della moneta attraverso “banche del popolo” è la banale applicazione dei principi costituzionali (art.1 e 47). Lo Stato non paga interessi per l’uso di una carta moneta pubblica, di proprietà del portatore, e la stessa deve essere quantitativamente proporzionata alla produzione di merci e servizi immateriali. Inoltre non è corretto misurare la ricchezza col quantitativo di danaro posseduto e col PIL. La reale ricchezza è ben altra cosa. La ricchezza è possedere conoscenza, cultura, saper fare le cose, mangiare cibo sicuro e vivere in un ambiente naturale; ricchezza è vivere in una società equa e solidale, con relazioni affettive di qualità; una vita senza amore non è vita e, questo mondo non risulta essere pieno di amore, ma fatto, principalmente, di regole giuridiche ed economiche per ingannare le persone e trarre profitti in danaro. Il risveglio collettivo delle coscienze potrà cambiare gli eventi.

2 pensieri riguardo “Il potere della “dittatura dolce” è nel controllo della moneta. Il potere del popolo è nella coscienza.”

  1. […] La conclusione della vicenda, scandalo della Banca Romana, potrebbe essere la stessa della situazione odierna con la crisi globale innescata dai vertici bancari della BIS. In quella storia erano tutti coinvolti e colpevoli e la sparizione delle prove consentì un’assoluzione di politici, giornalisti, faccendieri, banchieri. Intanto la truffa del signoraggio continua per consuetudine, si rubava ieri, si ruba oggi e si ruberà domani. Questo sembra essere il teorema se e solo se i cittadini vogliono che sia così. La strada per la libertà passa per una corretta informazione sui principi etici ed i valori costituzionali. La conoscenza e la condivisione dei valori possono unirci e condurci alla libertà. […]

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