Risparmio energetico degli edifici


Il risparmio energetico dell’edificio consiste nella progettazione con le regole di eco design, e programmare una domanda energetica soddisfatta con l’impiego di un mix tecnologico che utilizza le fonti alternative. L’eco designa adotta il concetto di analisi del ciclo di vita (LCA), o il cosiddetto dalla culla alla culla. Per quanto riguarda l’edilizia esistente, si tratta di rilevare tutti gli sprechi di un edificio (diagnosi energetica) e adottare un insieme di tecnologie che riducono la domanda di energia, come ad esempio predisporre il cappotto termico, sostituire gli infissi con prestazioni migliori, e cambiare gli impianti tecnologici per collegarli a sistemi energetici alternativi.

Navigando in rete si può trovare di tutto. Il tema della sostenibilità ambientale trova ampie pagine sul web, ditte specializzate e consigli pratici per ridurre i consumi, risparmiare soldi, ridurre l’inquinamento e quindi migliore la qualità di vita. L’agenzia federale dell’energia Svizzera, con parole semplici e grafici, aiuta a comprendere quantitativamente il risparmio energetico.
In Italia abbiamo la legge 10/91, ed in fine il decreto 19 agosto 2005, n.192. Ma al di là delle leggi e dei regolamenti utilissimi, poichè senza non si potrebbe fare nulla, ciò che da sempre è mancato, è la sensibilità del ceto politico e degli stessi cittadini indifferenti sul risparmio energetico. Nessuno mai, ad esempio, ha vietato l’uso dei panneli solari, in vendita sin da gli anni ’80. Nell’abitazione di edilizia popolare, ove vivo, la mia famiglia si fa la doccia col sole sin dal 1983.
L’istituzione italiana apri pista sulla certificazione energetica è stata la Provincia autonome di Bolzano, ora si aggiunge Reggio Emilia, con il nuovo regolamento edilizio del Comune. Di questo passo fra 100 anni, tutti gli enti locali avranno adottato la certificazione energica. Bisogna obbligare, incentivare, pubblicizzare su tutti i media, a scuola, e sui network nazionali la cultura dell’efficienza energetica.
E’ possibile, ancora oggi, progettare edifici che consumano tanto? Perchè la politica ed i progettisti solo ora si stanno preoccupando di questo?
Oltre agli edifici, ci sono altri campi dove intervenire per ridurre il peso dell’uomo sull’ambiente?
E’ possibile continuare a far crescere le città? Il continuo uso del suolo destinato ad aree urbanizzate riduce sensibilmente l’uso rurale mettendo a rischio gli ecosistemi ove viviamo. L’aumento di aree impermeabili, con case, strade ed altro, aumenta il rischio idrogeologico e riduce la produzione di cibo locale. Una volta appagato il fabbisogno delle case, come si può giustificare una continua crescita dei beni immobili ad uso privato? E’ il corto circuito della religione capitalista neoliberista, che mercifica tutto ed è incompatibile con le specie viventi.

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Un pensiero riguardo “Risparmio energetico degli edifici”

  1. […] In questo quadro, si introduce, un’applicazione politica della decrescita. E’ necessario approfondire due concetti elementari: l’efficienza e la sufficienza energetica. L’efficienza, in termini di uso razionale dell’energia, ci consente di comprende come si debba necessariamente migliorare le prestazioni energetiche riducendo gli sprechi di case ed automobili, in generale l’intero sistema della mobilità. La sufficienza introduce il concetto di fabbisogno energetico reale, eliminando gli eccessi a priori, abbassando la domanda di energia con l’uso di tecnologie che non necessitano di molta energia. Risparmio energetico degli edifici. […]

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