Cambio i miei pensieri


Cambio paradigma culturale: introduco l’etica nella politica e mi libero dell’immorale invenzione della matematica finanziaria, esco dall’inganno psicologico del monetarismo e del debito. Comprendo le leggi della natura, l’energia, riscopro i valori umani (amore, passione e creatività) ed inizio a conoscermi seguendo due coordinate fondamentali: chi sono e dove sono. Esco dall’incantesimo del sistema attuale (finte democrazie rappresentative) ed inizio a vivere da essere umano, inizio a capire la mia identità, scopro la felicità, l’equilibrio, immagino, costruisco, ricerco. La mia percezione della realtà è mutata. Inizia a cambiare anche la percezione di altri cittadini ed insieme siamo una comunità. Cambia l’atteggiamento e la visione politica del mondo.

“estratto” da “Qualcosa” che non va, pag. 25. Pensiamoci un attimo, sul fatto che noi europei siamo disinformati ed egoisti, per non pensare di essere anche un po’ sciocchi. Tutti i giorni, i media dedicano tempo a comunicare circa l’economia e la crescita di Cina ed India, questo accade tutti i giorni spesso con l’uso di termini tecnici finanziari a noi incomprensibili. Infatti l’obiettivo del potere è programmarci senza far capire cosa accade. Nonostante ciò, credo ed auspico che tutti abbiamo compreso una cosa: Cina ed India producono merci per tutto il mondo, infatti, ormai potremmo azzardare che 9 imprese su 10, europee ed americane, abbiano trasferito la produzione in quei Paesi privi di diritti umani per i lavoratori nelle catene di produzione. Ma quanti sanno che un Paese come la Cina adotta due sistemi economici allo stesso momento? Tutti hanno compreso che la Cina sia un paese capitalista ma quanti sanno che, contemporaneamente all’uso di una borsa telematica (scambi finanziari nel mondo), le più grandi infrastrutture energetiche vengono finanziate da fondi sovrani? Cosa significa? I cinesi non dipendono unicamente dal sistema schiavista della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale perché consapevoli dello stupido sistema basato sull’invenzione del costo di produzione hanno ben pensato di continuare ad usare “moneta locale” libera dal debito per costruire le infrastrutture necessarie alla vita del proprio popolo senza chiedere alcun prestito al sistema finanziario mondiale, ma per l’appunto applicando il principio di autoderminazione. I cinesi usano sia il sistema di scommesse (borse telematiche) per sostenere le SpA, (asiatiche, europee, americane) e sia moneta sovrana per sostenere la reale crescita del paese in investimenti più seri e concreti come la cultura (programma di alfabetizzazione del popolo), la sanità e l’energia.

Ricordate, Tremonti disse a Bersani: «ma che fai stampi moneta, fai debito […] dove trovi i soldi?». Sull’elementare principio giuridico figlio della sovranità popolare i cinesi, essendo culturalmente indipendenti, liberi da tutti e soprattutto consapevoli, usano una moneta di proprietà cinese e si autofinanziano tutto quello che credono sia utile alla comunità.

Oggi il sistema economico mondiale è fallito ed infatti banchieri e governi stanno pensando ad una nuova Bretton Woods (1944) o un nuovo ordine economico mondiale. La ricchezza degli USA fu artificialmente creata dal nulla poiché il dollaro è stata la moneta di riferimento per scambi internazionali, ricordate? Il petrol-dollaro! Cioè unirono, dopo la seconda guerra mondiale, una fonte energetica con un pezzo di carta poi sganciato dall’oro (1971). Questo potere è in discussione e, si dibatte, al momento senza guerre mondiali, di introdurre una nuova moneta di riferimento e potrebbe essere lo Yuan cinese, ¥. Nel frattempo gli USA hanno già pianificato il fallimento del dollaro e sostituirlo con l’AMERO (unione monetaria fra Canada, USA e Messico). La contrapposizione sul tema è forte poiché da un lato, molti sanno che gli indicatori (PIL) ed i riferimenti concettuali dell’attuale sistema sono immorali poiché fondati sull’inganno e sulla menzogna a scapito dei popoli che pagano le tasse. Altri si rendono conto che: se il petrolio, uno dei “metri di riferimento”, venisse sostituito dalle energie rinnovabili non sarà più possibile misurare o riusare la menzogna del costo di produzione. Mentre oggi la maggioranza degli addetti ai lavori ripete in maniera ossessiva le parole: produzione, PIL, costo ed in tanti credono ancora a questa religione, come faranno a far pagare un costo ai sudditi (cittadini disinformati) tramite l’uso del sole, del vento? Ricordiamoci che i concetti immorali: produzione, PIL, costo sono vincolati ai limiti fisici della terra, alle risorse naturali in esaurimento mentre il sole non è in esaurimento, meglio ancora, l’energia non è in esaurimento ma grazie alla conoscenza, alla cultura essa è ampiamente disponibile senza che qualche dittatore venga a raccontarci la sciocchezza del costo di produzione.

Per intenderci ancora meglio, semplifichiamo e schematizziamo l’attuale sistema produzione lineare: 1. estrazione delle risorse – materia prima – 2. trasformazione e 3. vendita. Questo sistema è imposto anche con l’uso della forza militare – accaparramento ed accumulo della materia prima – e diffuso con l’aiuto di borse telematiche per produrre profitti artificiosi, non far pagare tasse ai controllori del sistema, scambiare ricchezze virtuali (scommesse) e trasferirle nei paradisi fiscali per pagare campagne elettorali, e sostenere le famiglie delle oligarchie partitiche (destra e sinistra = divide et impera). L’attuale sistema lineare produce scarti che uccidono esseri umani e distruggono gli ecosistemi. Evidenziamo che l’attuale sistema funziona anche con la programmazione neuro linguistica usata in tutti gli ambiti: scuola, formazione e media per scoraggiare la nascita di un pensiero diverso da quello dominante e, quindi assistiamo all’uso costante di “autorità universitarie”, “intellettuali politicamente corretti”, che impediscono la diffusione di strumenti, metodi, ed indicatori diversi da quelli odierni soprattutto questi “prezzolati pensatori” impediscono che l’etica entri a far parte della progettazione di una società normale.

Una società fondata sull’etica non comprende l’uso della menzogna e di strumenti innaturali come le borse telematiche e/o sistemi a riserva frazionaria usati dalle attuali banche centrali, non prevede interessi sul prestito. La ricchezza è un bene non misurabile: amore, passione e cultura sono beni immateriali, essenziali per gli esseri umani e non quantificabili. Altri beni essenziali come l’acqua, il cibo, i vestiti e la casa non devono essere considerati merci e, soprattutto non possono essere oggetti di scambi-speculazioni finanziari internazionali poiché sono parte della sovranità popolare ed indispensabili per la dignità umana, quindi non quantificabili e non devono essere sottoposti a regimi monetari effimeri come quelli attuali. La Natura adotta un sistema di produzione circolare dove gli scarti sono risorse per altre specie. Un sistema bioeconomico contempla i rischi degli scarti ed usa strumenti di misura analitici per quantificare i danni. Cibo, vestiti e case possono essere misurati con la bioeconomia, ad esempio l’analisi del ciclo vita ispirato al sistema circolare della Natura tende ad evitare e sconsigliare l’uso di sistema produttivi nocivi e sostanze chimiche non bio-compatibili. L’etica consiglia di adottare tali strategie mentre gli azionisti delle borse lo vietano per massimizzare i profitti effimeri figli del costo di produzione e della maggiore offerta rispetto alla domanda (consumi indotti dai media = circolo vizioso = crescita illimitata senza ragione alcuna).

A questo fine Archibugi concentra l’attenzione sul peso e sul ruolo crescente di quella che definisce “l’economia associativa”. Economia che, in sostanza, è costituita da imprese senza scopo di lucro e da sempre più estese forme di volontariato….

……Perciò se riuscissimo a diventare tutti più ragionevoli dovremmo puntare con maggiore impegno sull’economia solidale. Cioè sull’economia associativa di cui scrive Archibugi. Oltre tutto non dovrebbe essere così arduo capire che i “lavori socialmente utili” sono sempre preferibili alla produzione di “beni e consumi inutili”.[1]

6 pensieri riguardo “Cambio i miei pensieri”

  1. […] I chiacchieroni che governano da sempre, 28 febbraio 2013 Politica industriale, 15 febbraio 2013 La ricchezza degli italiani, 23 gennaio 2013 Finanziarie la prevenzione, come? 22 gennaio 2013 Tecnologie del buon senso, 6 gennaio 2013 I luoghi della decrescita felice, 20 novembre 2012 Tecnologie della decrescita felice, 19 novembre 2012 debito e soluzioni, 13 novembre 2012 Il buon senso che cresce, 28 marzo 2012 Uscire dalla “crisi”, 2; 5 marzo 2012 Come uscire dalla “crisi”, 28 febbraio 2012 Soluzioni e idee per un Paese più bello, 19 gennaio 2012 (Ri)Lanciare l’economia reale col buon senso, 11 gennaio 201 Decrescita e architettura, 19 ottobre 2011 Ripensare la società insieme ai cittadini, 3 ottobre 2011 Decrescita felice e qualità della vita, 30 giugno 2011 Immaginare il cambiamento, 14 giugno 2011 Far ripartire il Paese con moneta sovrana (a credito), 26 maggio 2011 Possiamo farcela, 11 aprile 2011 Energia, basto poco … , 28 marzo 2011 Agire direttamente, 10 febbraio 2011 Rompere l’incantesimo, 18 gennaio 2011 Capitano, siamo un faro. 12 gennaio 2011 Cambio i miei pensieri, 7 ottobre 2010 […]

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